Quel giorno uscì dal lavoro prima del solito.
Passò a prenderlo e si misero in viaggio.
Agrate, Cavenago, Trezzo, Capriate, Dalmine, Bergamo, Seriate, Grumello, Ponte Oglio, Palazzolo, Rovato, Ospitaletto, Brescia, Desenzano, Sirmione, Peschiera, Sommacampagna, Verona.
La macchina macinava chilometri e lui emozioni.
Per quello che stavano vivendo, per quello che avrebbero fatto insieme.
Mai così prima d’ora. Forse mai più così.
Davanti l’Arena.
Calò il buio e con lui il silenzio.
Keith, Gary e Jack lo riempirono: standard, variazioni, dialoghi, assoli.
Il jazz come la vita, insomma.
Quella che il padre gli aveva insegnato. Con il suo esempio.
Verona – Agrate: una striscia d’asfalto lieve, infinita.
Emozionato, si godeva ogni secondo di quel tutto.
Lasciò il padre a casa e si diresse dalla sua nuova famiglia. Per essere esempio.
Foto e testi di Andrea Dell'Orto